mercoledì 4 luglio 2018

Eppur non dovevi
e mi sei rimasto
sulle ciglia delle dita
sugli occhi dei polpastrelli
così sfiorandoti ti vedo
così sfiorandomi mi chiudi gli occhi 
e mi sei subito in sogno 
così sognandoti nascono nomadi 
e mi popolano carovane pigre
e vociami di cavalli e cammelli
strane popolazioni scure
ti portano in palmo 
parlando lingue gutturali 
dicono di te
dei tuoi regni lontani
e delle tue concubine
di te che mi sei rimasto
e non dovevi.
Sui polpastrelli degli occhi 
sulle dita delle ciglia
così guardandoti ti tocco
così guardandomi sei già l’assenza
tra uno sguardo e l’altro 
così cercandoti nascono personaggi 
d’inchiostro e carta
allucinazioni semoventi
che dicono del te e del non te
Che mi sei rimasto
e non dovevi
tra remi di sonno e di veglia
marinaio dei miei im-possibili 
in tempesta 
E tu possibilmente
rimani a lungo
tra i miei portici riparati
per sempre salva 
l’abbraccio di un’ombra:
è breve il sole.