martedì 14 gennaio 2014

stiamo nascendo, ricordi?

per te vorrei scrivere
una bella poesia
una strada di fuliggine
che albeggi
ad ogni alito di notte
un tempo impiccato 
a un orologio appeso al cielo
forse è solo un’insegna rotonda
o forse una luna qualsiasi
solo nero e bianco
su geometrie perfette
e su altre imperfette
rotaie interrotte da un vagito

ché stiamo nascendo

e si fermano i treni
i tuoni 
le macchine del caffè
i petali nelle corolle
il fumo dentro i camini

stiamo nascendo
-hai capito?-

perciò non c’è tempo
per scrivere poesie
le lettere soffiano via tutti i segni
le parole non stanno più in fila
sono matte pure loro 

- tu-tum tu-tum -
cigola il penultimo freno
e poi anche l’ultimo
rimangono mute
le ultime bocche
impietrite socchiuse
sbarrati gli ultimi occhi
azzurri - stiamo nascendo, ricordi? -

aspettano 
aspetta tutto il mondo
-stiamo nascendo-

e forse questo è un presepio
e il bambino è un amore qualunque
- il nostro, il nostro! -
il cielo è la grotta
la rotaia il fieno
e io ho perso la punteggiatura
che è finita nella neve
-bianco e nero-
e lei bianca cade
e mette le virgole e i punti
-ma no, chi li vuole?-
ci pensa il freddo 
a cristallizzare tutto
punto per punto
-appunto-

e così stanno a mezzo cielo
e sembrano anche un po’ stelle
tutte bianche
non puntali ma punti
virgole e interrogativi
tutti uguali
ci guardano
hanno tutti gli occhi del mondo
e aspettano
aspettano a cadere
-stai a vedere-
stasera non cade niente

stiamo nascendo, ricordi?




immagine di E.Bavcar

5 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Anche questa mi è molto piaciuta.

    Io l'ho letta così:
    la nascita è poesia, e la poesia stessa è nascita... meglio: è "nascere", è atto di creazione, o se preferisci è "evento" che accade primo e ultimo, cioè irripetibile, sempre qui-e-ora, in una dimensione atemporale (il tempo, semmai, si situa in questo punto inesteso, non viceversa...).

    In tal senso è creazione (fa apparire qualcosa che non c'era mai stato prima, rende visibile - direbbe Klee - ciò che non era visibile, quindi per noi non esisteva... e questo qualcosa è sempre qualcosa "di noi").
    Ma è una creazione eterna (non solo nel senso che è infinita, illimitata, ma anzitutto e più radicalmente nel senso che il suo "fare" ed il suo "fatto" è eterno in quanto unico, irripetibile, irriproducibile).

    In tal senso, è un atto divino, come lo è il nascere, a ben vedere.
    Quando Hölderlin diceva "Poeticamente abita l'uomo sulla terra..." voleva forse dire che l'unico vero modo di abitare sulla terra (cioè di vivere) è un modo divino, è avere uno sguardo divino?

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  3. Ti ringrazio, Marco, per le tue originalissime letture.
    Un saluto,
    Alice

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    1. Ciao Alice, ho appena aperto la mail e visto la notifica del tuo gentile commento.

      Se ho messo insieme qualche riflessione, il merito è tuo, delle tue liriche di cui mi piace molto l'equilibro tra semplicità e profondità, tra stile controllato e concettualità del contenuto, minimalismo ed evocatività simbolica... a tratti mi ricordi Luzi.
      Non sono esperto di poesia (non sono esperto di nulla, a ben vedere), e sono anch'io abbastanza giovane, un po' meno di te...ma comunque mi rifiuto di considerarmi "maturo ;-)
      Tuttavia, come mi insegnava il mio maestro, nel pensiero (e considero "pensiero" anche la poesia autentica, su questo concordo con Heidegger) non servono competenze, poiché pensiero è radicalmente "in-competenza": non attiene, infatti, a nessun ambito, attiene "solo" al tutto... e questo o lo si coglie, o non lo si coglie (non ci sono progressioni, semmai approfondimenti).

      Hai anche un bravo mentore, ho notato, il prof. Giacomini.

      Se ti possono interessare testi di filosofia (teoretica, metafisica) e magari volessi discutere su temi come "coscienza", "pensiero", "apparenza"...et similia, confrontandoci da punti di vista ed approcci diversi ma aventi di mira la medesima cosa, puoi contattarmi e farmelo sapere.

      Intanto grazie e in bocca al lupo.
      Ti seguirò.
      Marco

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  4. Stiamo nascendo ,ricordi ? Solo il titolo e' una poesia . Bellissima composizione,che ho letto piu' volte. Un collega di Poesia.

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