mercoledì 25 gennaio 2017

Un verso per quando tutto sarà finito

Sto conservando un verso
per quando tutto sarà finito
un po' simile a questa sera
che vede i bicchieri riempiti a metà 
-e così si scatenano gli auspici:
mezzo pieno o mezzo vuoto?
E poi sai, io son sempre così pessimista!-
i vestiti abbandonati sulle sedie
-due nudità che si fanno scudo dell'oscurità
e chiamano altro, amore e amore 
ma ciascuna altrove
-io cerco il non-te -il prima e il poi di te-
e tu Altro-.
Viene ancora buio presto
eppure c'è un presagio di primavere
di temute primavere e di bagliori
e noi non vogliamo vederci:  
fare l'amore e basta, fare l'amore basta
a suonare molto impersonale
come una nota lunga e cupa
in una valle innevata,
il tuo corpo e il mio interscambiabili
-manichini dell'Amore-
siamo solo un gioco di parti
e abbiamo entrambi paura di morire.
Perciò non guardarmi e toccami 
come se fossi Altro,
senti ch'io conservo un verso 
-tra le mani, tra le labbra, nei capelli-
per quando tutto sarà finito
un verso che adesso non so scriverti 
-un necrologio della nostra Eternità-non-Storia
un'elegia di candelabri-
perché siamo a metà del bicchiere 
a metà della nudità 
e a metà dell'amore
e io, a metà della frase, dimentico
e ricomincio: mezza luce ti chiedo
per sapere chi non sei
(il prima e il poi di te
dove io non so essere)



1 commento:

  1. Un bisogno un po tormentato di conoscere il "non te " forse alla ricerca di tranquillità..... Ma la nostra barca a vela non viaggia meglio se incontra un po di vento e un po di onde? Chiesa perche ma mi hai rimandato alla lettura di una poesia di kalil Gibran.....
    "Lasciate piuttosto che vi sia un mare in moto tra le sponde delle vostre anime."

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