giovedì 16 luglio 2015

Non passa mai nulla

Seppur ti muovi
rimane in petto lo stesso cuore
e forte ti attira
a vecchi scogli
morsicati da mari noti
echeggianti storie esotiche 
nelle stesse assordanti conchiglie.

Un nuovo gabbiano
ti strilla contro 
una vecchia fame
dai pescherecci ruba i pesci di oggi
con gesti rituali 
con becchi consueti

E ancora ti sbarra le palpebre l'alba
a una nuova finestra
più candida e bianca 
ché molte volte hai lavato
come un segreto peccato 
col sapore di un noto sapone
e salirà da un nuovo angolo di strada
la tiepida fragranza del pane
già lo sai -hai imparato-
sempre uguale

Girerà il pomeriggio afoso
entro nuovi chiavistelli
e da inferriate sconosciute spierai
il dialogo muto di due ombre:
si scambieranno le stesse parole
che sempre è opportuno scambiare
-caldo, stagione, frescura-
stendendo quei panni
al solito bianchi
li vedrai sventolare da spesse mura
di un'ocra mai visto
parranno bandiere senza sovrano
nel solito spettrale silenzio dell'una
tintinnato appena da qualche forchetta
sgualcito dal tonfo di una palla perduta
zittito dal bastone risentito
di una donna sepolta 
in un letto di rughe
-la sua nuova vecchiaia 
a ringiovanire quel vecchio bastone-

Svanirà poi su un picco più aguzzo
la solita virgola di luce
sgretolandosi tra lucide imposte
rintoccando grave in un campanile sconosciuto
accartocciandoti nell'identico umido sonno
di tutte le notti
troncandoti la medesima preghiera sulle labbra

Dormirai, infine, senza aver finito
per intero di dire "Dio mio"
senza aver pensato "forse ci son solo io"
senza aver disegnato sugli ombrosi muri
il volto che più ti è caro
che è andato lontano
che chiamerai -vedrai-
con nomi nuovi
intonso portandolo a spasso
per giorni e anni
per fiori e fuliggine
per treni e pozzanghere e abiti da sposa.

E sognerai, lo sai, un sogno nuovo:
ma sarai bambino
in cadenti soffitte
con pesanti bauli
polveri grevi
inseguito da passati amori
primigeni controllori
animali ancestrali
storici condottieri
da plotoni di ieri.

Nulla, 
ascoltami:
non passa 
mai 
nulla.

Perciò tu non mi sogni:
non c'ero quando sei nato.




13 commenti:

  1. Nada pasa que solo una vez pase:
    haber pasado es solo llegar tarde.
    Tarde, ¿a qué? Siempre el mismo fuego arde,
    siempre atento a que nada sobrepase

    el otro fuego en que también se abrase.
    No es tu fuego, tampoco un nuevo alarde
    lo que hace que te devane y carde
    el huso de tu carne -¡si me amase!-.

    Eres frágil latido de mi pecho;
    eres latir que dice que aún espere;
    eres mañana en todos los ayeres

    que querría hacer hoy lo que aún no ha hecho.
    El Sueño sueña, en fin, por donde quiere,
    y quiere haber soñado que tú eres.

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  2. 1/2
    ALCUNE PAROLE
    Cara Alice:
    Come tu sai, el mio italiano é inventado. Bene. El mio desiderio e non produrre te paura with a lot of parole senza nessuna raggione, eccetto (except) la mia solitudine (forzata in questi diei/days) chi mi ha dato/give me il tempo pera questa labore “sgretolata”. Ho disfruttato (enjoy) molto tryng intendere il senso profondo de i questa tua deslumbrante/glittering poesía. Ogni tui poemi formano une rete in chi significati reflessanno uni ad altri. È tutto un mondo qui che tu hai sommerso nelle tue parole. In sintesi: questo che sigue/continúa/go on e una storia: la tua storia (in grado di tentativa/saggio, ovviamente), chi ti oferisco con tutta la modestia dell mondo. Primo, resumita; dopo illustrata con alcuni versi de i tui mani. Per falta di tempo, é preciso in titoli (in negrita) il aussilio del Google Translator. Ciao, cara.
    1.º LA STORIA
    Ante de diventare se estessa una donna, avveva una fanciulla; la sua lucida mente posedeva in se la imagine inconscia dell Uomo. Inconsapebilmente, la fanciulla indagava une illuminazione de quello chi di modo confuso sapeva portare in se, e chi era se estessa. In fine, l’ Uomo arrivò a il suo cuore, e, via il suo cuore, a la sua creatività: lei posso cominciare a irradiare luce per se (ma credeva essere luce reflessa in questo uomo). Dopo, dopo, dopo… accade une cose orribile, e la fanciulla perde (ma non dimentica niente) il suo Uomo. Da allora, lei crede essere di ceramica molto, molto fragile; ma, perso il suo cuore, li rimane solo –crede lei- le mecchaniche repetizione come sostittute de i sui latiti umani. Lei è umana, piu umana, umannisima , e molto brillante; ma la sua persona proietta une ombre piu, piu lontane, e chi nessuno vede (lei si). Tra il Biancho e il Nero, lei lotta con se stessa, e si dibatte (felice ocasionalmente; piutosto melancholiche) tra lo sforzo di produrre frutti (ma, nell fondo, per che?) e il piacevole e inconfesabbile desiderio di dormire per sempre nella nera altra faccia de la Luna.

    2.ª I RESTI (i versi sono tui). Tutto e fatto molto presto e piagato di errori
    TIENES RAÍCES (ARQUETIPOS)
    Archetipico, primordiale, mi hai visto indossare i vestiti con le balze e le scarpe lucide, blu come la notte. Ti ho raccontato ogni cosa. E mi hai amata lo stesso. Con quel silenzio che parla il linguaggio del primo vento (…) ma non muove la superficie esterna delle cose.

    Io e lui ci guardiamo e tacciamo. Parliamo il linguaggio fittizio dell'ultimo inchiostro, quello che cadendo rapprende e forma una macchia a coprire il bianco del foglio.

    Quanti anni hai trascorso in questa valle, prima di me?

    GERMINAS (DESDE ANTES DE SER MUJER CUMPLIDA, CRECÍAS COMO NIÑA HACIA EL HOMBRE QUE HABÍA EN TI)
    Mi preparavo per l'albero.
    Lui mi guardava benevolo come un padre, carpiva i miei segreti, li chiudeva nel tronco e nel tempo, li germogliava nei fiori e nei frutti. E ad ogni morte invernale, mi permetteva di resuscitare in una nuova veste, di tingere le sue fronde di un nuovo colore.
    Tu eri dentro l'albero, vivo, a scuotere il mio mondo di ceramica.
    Sei qui, dentro il muschio che lambisce la corteccia.


    … ESE HOMBRE QUE HABÍA DE HACER QUE SE MANIFESTARA EN CLARA PLENITUD LO QUE CONFUSAMENTE LLEVABAS DENTRO
    “Perché per adesso non sei ancora nata. Quando sarai cresciuta, il tuo viso sarà definito, senza velo. Ora puoi essere qualsiasi cosa.

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  3. PERO GERMINASTE EQUIVOCADAMENTE EN INVIERNO (¿POR ENAMORARTE DE ALGUIEN QUE ESTABAS DESTINADA A PERDER?)
    Non ci si sposa quasi mai d'inverno. A meno che non si aspetti la primavera per incoronarla di un'altra rinascita.
    Tu sei nell'albero, triste e silenzioso.
    Il cielo è cupo e gioca a toccarci i capelli e le fronde. Il buio cala presto e assorbe il fumo grigio dei comignoli.
    Ti amo.
    Lo scrivo su un traliccio di tronco e subito stacco via il mio sentimento e lo congelo nel freddo.

    Mi manchi sempre. Mi manchi ovunque.

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  4. EL INVIERNO (LA MUERTE). CONGELACIÓN DE LA VIDA (TUS FRUTOS, SIN PODER SER YA PARA NADIE , SE CONVIERTEN EN QUEBRADIZA CERÁMICA)
    “Apice sommerso”: Croce + Tumba (i tempi erano terminati; nontiscordardime)= Uomo (falo) + Moglie (ritorno a la genitrice=Morte; arrivo a la donna=fecondità). Culpa?


    La bambina ha abbattuto il suo Albero e ha accettato i suoi sogni. (===PADRE)
    la bambina ha perso il suo Albero e i suoi sogni, ma ha guadagnato la vita. (===UOMO)
    Credo avvere una identifficazzione trala figura maschile perduta e la figura paterna (sorry for invadire il tuo laboro d´analista)
    MA COME È LA VITA GUARDATA, PIENA DI SOGNI MA CON L’ ALBERO ABBATTUTO?
    E UNA VITA CONGELATA, FRAGILE, COME (LIKE) CERAMICA. OGNI COLPO PUO /PUEDE/CAN DESTROY; A CAUSE OF THIS, DETTA VITA SEMPRE È…
    … Sgretolandosi (UNE DE TUE PAROLE FAVORITE!!)
    Per tutte parte il color BIANCHO alude (refiere/significa) PRIMA de la traggedia; il color NERO, dopo de la traggedia. Hanno moltissimi versi in cui ambi colori appariscono; e il nero conduce sempre a la Morte, mentre che il biancho reflessa certa idea della libertà, della inconcretezza, de un futuro que non e chiuso (el nero chuisa il futuro).
    Ora che la materia bianca si è sgretolata ed è diventata spirito, vuole che il nero sia la nuova pietra. Nera dev'essere la città, neri devono essere i muri, i marciapiedi, le case, i belvedere. E devono sorgere proprio laddove una volta si allungavano le ombre degli edifici della città bianca, come un monito perpetuo al ricordo. Shadow City ha già in sé tutta una vocazione a non esistere, a sbiadirsi, a vivere della luce riflessa di ciò che è stato e non sarà mai più.

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  5. DESDE ESA TRAGEDIA, UNA PARTE MUY PROFUNDA DE TU PROPIA VIDA QUEDÓ DETENIDA. LA VIDA CONGELADA NO EVOLUCIONA: SOLO SE REPITE HASTA AGOTARSE
    rimane in petto lo stesso cuore
    (…)
    nelle stesse assordanti conchiglie.


    una vecchia fame
    (…)
    con gesti rituali
    con becchi consueti

    il dialogo muto di due ombre:
    si scambieranno le stesse parole
    che sempre è opportuno scambiare

    di una donna sepolta
    in un letto di rughe

    RispondiElimina
  6. ¿CÓMO INTENTAS –HASTA AHORA, INÚTILMENTE; PERO LO CONSEGUIRÁS– ESCAPAR DE LA REPETICIÓN (UNA DE LAS FORMAS DE LA PULSIÓN DE MUERTE)? INTENTANDO REEMPRENDER EL CICLO, PARA DAR POR FIN FRUTO FECUNDO. PARA ELLO, INVOCAS UNA RENOVACIÓN QUE NO ACABA DE LLEGAR

    Una nuova finestra
    (…)
    e salirà da un nuovo angolo di strada

    (***)

    De questo ho encontrato un piu redotto numero d’ essmpi (i mio Tempo vade fine su loro fine).

    IO CREDO CHE IL FATTO DI TE ESSERE CREATICE TI HA PERMESSO SALVARE TE PER MEZZO DE LA BELLEZZA


    PERO EL PASADO –TU MEMORIA PERSONAL- Y LOS ARQUETIPOS SON UN LASTRE INSUPERABLE, QUE (TEMES) ENTERRARÁ TU VIDA BAJO SU PESO

    E sognerai, lo sai, un sogno nuovo:
    ma sarai bambino
    in cadenti soffitte
    con pesanti bauli
    polveri grevi
    inseguito da passati amori
    primigeni controllori
    animali ancestrali
    storici condottieri
    da plotoni di ieri.


    Non posso encontrate –ma credo avvere letto uni versi cui parlano de la imposibiliá archetípica per generare due volte le stessa cosa…


    POR FAVOR, SUPERA LA TENTACIÓN REGRESIVA DE LO BLANCO/DELLO BIANCHO:

    Bianco era tutto ciò che amavo.

    Osservandola mi sembra che abbia indossato di nuovo quel velo. Che lo indosserà per sempre. Che qualcosa di splendidamente regressivo e primo che qualcosa di splendidamente regressivo e primordiale l'abbia rapita e che esista come un essere di un'altra qualità, straordinariamente non individuale. So che lei non ci sarà mai più, perché ormai è ovunque, proprio come ci immaginiamo che sia la morte, un essere sempre, ovunque

    Y LA DE LO NEGRO… / E QUELLA DELLO NERO…

    Tra vuoti cosmici e gialli
    se mi dai un'ombra
    le darò il tuo nome
    e allungandola all'orizzonte
    troverò una strada.

    PERCHE LA TUA STRADA É LA LUCE CHE TU SEI.

    RispondiElimina
  7. DESDE ESA TRAGEDIA, UNA PARTE MUY PROFUNDA DE TU PROPIA VIDA QUEDÓ DETENIDA. LA VIDA CONGELADA NO EVOLUCIONA: SOLO SE REPITE HASTA AGOTARSE
    rimane in petto lo stesso cuore
    (…)
    nelle stesse assordanti conchiglie.


    una vecchia fame
    (…)
    con gesti rituali
    con becchi consueti

    il dialogo muto di due ombre:
    si scambieranno le stesse parole
    che sempre è opportuno scambiare

    di una donna sepolta
    in un letto di rughe

    RispondiElimina
  8. EL INVIERNO (LA MUERTE). CONGELACIÓN DE LA VIDA (TUS FRUTOS, SIN PODER SER YA PARA NADIE , SE CONVIERTEN EN QUEBRADIZA CERÁMICA)
    “Apice sommerso”: Croce + Tumba (i tempi erano terminati; nontiscordardime)= Uomo (falo) + Moglie (ritorno a la genitrice=Morte; arrivo a la donna=fecondità). Culpa?


    La bambina ha abbattuto il suo Albero e ha accettato i suoi sogni. (===PADRE)
    la bambina ha perso il suo Albero e i suoi sogni, ma ha guadagnato la vita. (===UOMO)
    Credo avvere una identifficazzione trala figura maschile perduta e la figura paterna (sorry for invadire il tuo laboro d´analista)
    MA COME È LA VITA GUARDATA, PIENA DI SOGNI MA CON L’ ALBERO ABBATTUTO?
    E UNA VITA CONGELATA, FRAGILE, COME (LIKE) CERAMICA. OGNI COLPO PUO /PUEDE/CAN DESTROY; A CAUSE OF THIS, DETTA VITA SEMPRE È…
    … Sgretolandosi (UNE DE TUE PAROLE FAVORITE!!)
    Per tutte parte il color BIANCHO alude (refiere/significa) PRIMA de la traggedia; il color NERO, dopo de la traggedia. Hanno moltissimi versi in cui ambi colori appariscono; e il nero conduce sempre a la Morte, mentre che il biancho reflessa certa idea della libertà, della inconcretezza, de un futuro que non e chiuso (el nero chuisa il futuro).
    Ora che la materia bianca si è sgretolata ed è diventata spirito, vuole che il nero sia la nuova pietra. Nera dev'essere la città, neri devono essere i muri, i marciapiedi, le case, i belvedere. E devono sorgere proprio laddove una volta si allungavano le ombre degli edifici della città bianca, come un monito perpetuo al ricordo. Shadow City ha già in sé tutta una vocazione a non esistere, a sbiadirsi, a vivere della luce riflessa di ciò che è stato e non sarà mai più.

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  9. PERO GERMINASTE EQUIVOCADAMENTE EN INVIERNO (¿POR ENAMORARTE DE ALGUIEN QUE ESTABAS DESTINADA A PERDER?)
    Non ci si sposa quasi mai d'inverno. A meno che non si aspetti la primavera per incoronarla di un'altra rinascita.
    Tu sei nell'albero, triste e silenzioso.
    Il cielo è cupo e gioca a toccarci i capelli e le fronde. Il buio cala presto e assorbe il fumo grigio dei comignoli.
    Ti amo.
    Lo scrivo su un traliccio di tronco e subito stacco via il mio sentimento e lo congelo nel freddo.

    Mi manchi sempre. Mi manchi ovunque.

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  10. Sorry for this RAFFAZZONATURA. I miei ultimi dui commenti sono repetiti; i tui versi non sono correttamente separati de i texti; la disposizione graffica é un disastro. Peró piu importanto supra tutto: io no voglo avvere detto nessuna cosa che possa fare male a te. PERDONA (sorry) PER QUESTA SATURAZIONE.

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  11. Carissimo,
    grazie per la tua lettura. È molto raro trovare un lettore tanto acuto: sì, questa è in effetti la mia storia, hai indovinato, forse andando un po' più in là anche della mia stessa autoconoscenza. Mi hai fatto riflettere. Molto molto emozionante. Gracias

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  12. Le tue poesie, carissime, hanno gettato a me anche nel pensiero. E tale è l'abbondanza che tu hai imprigionato in bellezza di amber, che non so quando possaré dare a te il dono di liberare un raggio vivo di luce di tanto dolore e tanta felicità come tu avete bloccato in Tempo.

    Ma prometto che tentarè di fare.

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