martedì 18 maggio 2010

Uomo


Cammina su di una strada
di sale
e pur nel deserto
crede sia neve.
Echeggia in un antro
di sassi
e pur nell'assenza
pensa sia un altro uomo.

Si spia tra i roveti
fluisce nel fiume
tramonta in un universo
rancido.

Nasce sulle dune
le disegna con la mano
e pur mobili
sente di ritrovarle
per l'eterno contorno
curvilineo e freddo dell'alba.

Teme negli astri
erode col vento
cade con la pioggia
per poter evaporare.

Nella pelle si consuma
di solchi
e un bambino li segue
col polpastrello.
L'ha levigati il deserto
quando con l'eco
molto gli ha parlato.

Si spegne nella sabbia
ora sa che non poteva
ritrovarsi
ma in quel luogo eterno
del vento
s'innalza
come strada sospesa
nell'etere
e ancora dalla terra
tra rami di pesco
e l'ennesimo fiore
appeso a un verde ridente
un altro esclama:
“Le rondini sono tornate”

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